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Bisogna riconoscere la violenza psicologica ed uscirne, bisogna avere il coraggio di allontanare ciò che ci fa del male

 

Il maltrattamento che preoccupa di più è quello che non lascia segni sulla pelle 

(Walter Riso)

 

La vittima di violenza psicologica si sente come fisicamente colpita ogni volta che l’altro usa parole contro di lei. L’abusante parla è questo è sufficiente a lasciare irrompere il suo potere e lasciare la vittima in silenzio, convinta di essere impotente e di non avere a disposizione alcun’arma per fronteggiare questa battaglia.

Ma non è così le donne abusate possono e devono fronteggiare questa battaglia e vincerla.

Per iniziare occorre riconoscere di essere state abusate psicologicamente. È necessario capire se la relazione che si sta vivendo presenta le caratteristiche di una relazione violenta e quindi assumerne consapevolezza.

Il primo passo è senza dubbio quello di smettere di sentirsi in colpa, minimizzare e negare di avere un problema, ma riconoscerlo ed iniziare ad affrontarlo.

Sicuramente reagire alla violenza psicologica non è facile, soprattutto quando sono coinvolte tante emozioni profonde. Ma è un passo doveroso per ritrovare sé stesse, la propria serenità e felicità uscendo dalla trappola psicologica travestita d’amore in cui si è cadute.

L’abuso emotivo, come le altre forme di violenza, prospera nell’oscurità quando nessuno lo capisce, ne parla o lo riconosce.

Non di rado le persone che circondalo le vittime di abuso emotivo tendono invano di ammonirle finendo anche loro per farle sentire sbagliate nel non riuscire a prendere le distanze da queste persone come se esse stesse scegliessero consapevolmente ed intenzionalmente di legarsi a persone che vogliono distruggerle!

Occorre, pertanto, chiedere aiuto a persone competenti per non rischiare di fare peggio e restare ancora più imbrigliate nella rete dell’abusante.

Bisogna parlarne con uno psicologo oppure rivolgersi ad una delle numerose cooperative presenti sul territorio nazionale o chiamare l’1522 per ricevere un primo contatto telefonico oppure chatattare con le operatrici tramite l’App 1522.

 

Questo non solo è il modo migliore per uscirne, ma permette anche di alleggerire le responsabilità verso sé stesse: siete da sempre abituate a fare tutto da sole, a portare tutto il peso sulle vostre spalle e a preoccuparvi sempre degli altri, questa volta bisogna lasciare che qualcuno abbia cura di voi e vi aiuti a ritrovare la vostra serenità, velocizzando il vostro percorso di guarigione.

Una volta assunta consapevolezza e avuto sostegno ed aiuto da persone specializzate altrettanto utile sarà:

  • Interrompere la relazione tossica, bisogna pensare prima di tutto al proprio benessere ed alla propria serenità che una persona abusante non è in grado di fornire. Ovviamente non si può pretendere di sistemare le cose in un giorno e mettere in atto rivoluzioni repentine e immediate. Bisogna andare per gradi. Con tanto amore verso se stessi e l’aiuto delle persone giuste si riesce a compiere anche questo doveroso e complicato passo;
  • Lavorare sulla propria autostima lacerata dalla relazione tossica. Bisogna tornare ad amarsi ad avere consapevolezza di sé stesse, del proprio valore e delle proprie capacità. Prendere carta e penna e stilare una lista delle cose che ricordino concretamente quanto si è importanti aiuta a focalizzare meglio gli aspetti ed a dare concretezza ai pensieri, rendendoli più veri e concreti.
  • Ripartire da sé stessa e focalizzarsi sui propri bisogni e desideri: bisogna tornare a porsi al primo posto. Durante la relazione tossica si ci mette in fondo alla lista è l’ora di dedicarsi completamente a se stesse, assecondando i propri bisogni e desideri. Dedicarsi alle cose che piacciono e che fanno sentire bene è un passo importante per raggiungere la serenità, indipendenza e la felicità.

Anche la violenza psicologica è reato ed in quanto tale va denunciata, si consiglia, pertanto a chi ne è vittima di esporre l'accaduto agli organi competenti e nelle modalità opportune ( per saperne di più consulta l'articolo la violenza psicologica è reato: come denunciarla e dimostrarla ).

 

I consigli appena illustrati sono rivolti non solo a chi è vittima di violenza ma anche a guidare chi ne è indiretto spettatore, ricordate il primo è fondamentale passo per combattere l’abuso emotivo e non lasciare sole le vittime e non giudicarle ma guidarle nel percorso di uscita!

 

Avv. Fatima Santina Kochtab

 

 

 

 

Alla luce di quanto detto risulta utile:

 

 

 

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